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La storia della Diaspora Italiana in Colombia seppure non estremamente copiosa rispetto a quanto avvenuto in altri paesi come Venezuela e Argentina, è stata caratterizzata da famiglie i cui esponenti si sono distinti in importanti attività professionali. Certamente l’architettura e l’ingegneria sono stati i principali settori in cui gli italiani si sono affermati professionalmente ma tra questi anche il settore dell’arte ha avuto un ruolo molto significativo. Non c’è dubbio che proprio la costruzione del teatro nazionale Cristoforo Colombo in Bogotà, progettato e diretto dall’architetto italiano Pietro Cantini, originario di Firenze, aveva svolto un ruolo “attrattore” per molti artisti italiani invitati a decorare l’importante teatro.

Tra questi artisti anche esponenti della famiglia Menarini, Gatto e Ramelli e proprio quest’ultima si era insediata definitivamente in Colombia e da qui la discendenza di tanti altri importanti artisti a cominciare da Luigi Ramelli e dal figlio Mauricio nato in Colombia nel novembre del 1891. A 130 anni dalla nascita ricordiamo le opere più significative grazie al contributo di Isabella Prieto di Cali. Olimpya Niglio.

Il maestro Mauricio Ramelli Adreani, nato 130 anni fa a Bogotà, apparteneva alla dinastia di artisti, scultori e pittori Ramelli, che ha lasciato una grande eredità in diverse città colombiane. I legami di questa famiglia con la Colombia risalgono a suo padre, il maestro Luigi Ramelli Foglia, un artista svizzero nato nel Canton Ticino, formatosi a Firenze e con una carriera artistica.

La revista INCONTRI publica el artículo escrito por La Bernardi y traducido por la arquitecta Olimpya Niglio, en su edición de enero y febrero de 2022, en la sección Rúbrica.